Centro di Ricerche Storiche di Rovigno
Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, ente della Comunità degli Italiani fondata nel 1968 a Rovigno e proprietà dell\'Unione degli Italiani (ex nome dell\'Unione degli Italiani dell\'Istria e Fiume). Nelle scienze sociali e nella storiografia, si occupa della ricerca scientifica sulla presenza storica della nazionalità italiana in Istria, Fiume, Venezia Giulia e in Dalmazia; promuove lo studio imparziale della storia e della società su questi territori. Tra le varie attività si propone come punto di riferimento per la tutela dei diritti Italiani su questi territori.
Il Centro si divide in cinque sezioni: storia generale della regione, etnografia, dialettologia (romanza), storia del movimento operaio e Resistenza; nel 1985 è stata costituita la sezione per le ricerche sociali. Nel 1996, il Centro è stato informatizzato è a una sua pagina Web su Internet (crsrv.org). La biblioteca scientifica possiede 93000 volumi (950 titoli di stampa periodica, 430 titoli di giornali e 60.000 libri) ed è completamente informatizzata. Tema portante del fondo librario è la storia regionale dell\'Istria, di Fiume, e della Dalmazia ex-veneta (territorio dell\'insediamento storico della CNI) e le materie attinenti (archeologia, linguistica, dialettologia, araldica, patrimonio culturale ed artistico, sociologia, ecc.); Dal 1995 essa ha assunto lo status di Biblioteca depositaria del Consiglio d\'Europa, con una particolare sezione sui diritti umani e delle minoranze e la tutela dell\'ambiente. Essa è visitata annualmente da numerosi ricercatori, in massima parte dall\'Italia, Croazia e Slovenia e da studenti da numerose università europee ed americane che fruiscono dei fondi per la stesura delle tesi di laurea e dottorati (esiste uno speciale fondo della biblioteca che ne custodisce copia). Una collezione particolare è costituita dalle carte geo topografiche, militari, stampe e vedute della nostra area, che vanno dal sec. XVI ai nostri giorni. Nel 1973 è stata istituita l\'attività documentaristica relativa alla CNI dal 1943 ad oggi, cosicché sull\'argomento è stata raccolta un\'elevata quantità di materiale stampato, foto, film, documenti, video e musicassette. Finora sono state registrate oltre 50.000 unità archivistiche, pari a circa 300.000 documenti (originali e fotocopie). L\'attività del Centro Storico di Rovigno è sostenuta dalla Nazione Madre l\'Italia tramite l\'Università Popolare di Trieste; al finanziamento partecipano anche la Croazia e la Slovenia. Dal 2003 fino ad oggi l\'Istituto ha pubblicato 215 volumi (circa 70.000 pagine stampate) in lingua italiana, con riassunti in lingua croata e slovena. Le serie che vengono pubblicate (con argomenti specifici) sono: Atti (32 copie), Collana degli Atti (25 volumi), Quaderni (14 volumi), Monografie (7 volumi), Documenti (9 volumi), Fonti (3 volumi), Acta Historica Nova (3 volumi), Ricerche Sociali (11 volumi), Etnie (8 volumi), il bollettino La Ricerca (37 volumi), Edizioni Speciali (66 volumi). Nel Centro (dal 2003) lavorano su contratto a tempo indeterminato 16 persone (ricercatori e impiegati), mentre il numero dei collaboratori esterni è di circa settanta (provenienti dall\'Italia, Croazia e Slovenia). Incoraggiando aperti confronti tra i ricercatori, il Centro avvicina gli scienziati e i ricercatori Italiani, Croati e Sloveni. La madre lingua quasi di un terzo di ricercatori, le cui opere sono pubblicate dal Centro Storico, non è l\'italiano ma sono tradotte in lingua italiana. Le ricerche sono prevalentemente concentrate sullo sviluppo della cultura spirituale e materiale italiana della regione; sullo studio della società civile, dell\'economia, della religiosità, degli avvenimenti politici, della lingua, della toponomastica, usanze particolari e individuali della comunità. Si cerca di dare un quadro veritiero della situazione materiale e culturale degli abitanti autoctoni italiani, che abbracci la storia di culture diverse e l\'attuale realtà della società. In qualità insigne istituzione culturale della Comunità nazionale degli Italiani in Istria, il Centro fa da tramite nell\'incontro tra la cultura italiana, croata e slovena di questa Regione. Con il confronto culturale, afferma in primo luogo la propria identità, ma accetta pure l\'identità di altri, respingendo i pregiudizi e sviluppando rapporti più stretti con la Nazione Madre.
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