Barbariga
Barbariga, abitato nelle vicinanze dell'omonimo promontorio, sulla costa occidentale dell'Istria, 20 km a nord ovest da Pola, 10 km da Dignano (44°60′N; 13°45′E); la città di Dignano. È collegato con Peroi con la strada secondaria. La statistica aggiunge il numero limitato di abitanti all'abitato di Peroi.
Nel passato il promontorio Barbariga era nominato Punta Cissana, secondo l'abitato spento Cissa, il quale, secondo alcuni ricercatori, si trovava in quel luogo. Ha avuto il nome dalla famiglia veneziana Barbarigo, la quale lì avea un possedimento. L'economia è basata sull'agricoltura (olive), pesca e turismo. Verso la fine degli anni Ottanta nelle vicinanze dell'abitato è stato costruito l'omonimo villaggio turistico. Sulla costa sono stati trovati i resti della villa romana di villeggiatura del I sec., i cui pavimenti sono ornati da mosaici bicolore e multicolore, e le pareti con gli affreschi che rappresentano decorazioni vegetali e figurali. Nelle vicinanze ci sono i resti del grande oleificio antico per la lavorazione delle olive. Le prime più sostanziose ricerche sono state svolte nel 1902, e l'oleificio è stato riportato alla luce nel 1954. A nord est da Barbariga vi si trova l'abitato Betiga con siti archeologici antichi e dal primo medioevo, e la riserva paleontologica Colonne (fondata nel 1994). Nelle vicinanze vi è la chiesa di Santa Fosca (Batvaci), e lungo la strada per Peroi il sito archeologico Dragonera.
BIBLIOGRAFIA: H. Schwalb, Römische villa bei Pola, Schriften der Balkan-Kommission, Antiquarische Abteilung, Wien 1902; B. Schiavazzi, Attraverso l’ agro colonico di Pola, AMSI, 1908, 24; A. Gnirs, Beispiele der antiken Wasserversorgung aus dem istrischen Karstlande, Strena Buliciana, Zagreb 1924; Š. Mlakar, Istra u antici, Pula 1962; B. Marušić, Kasnoantička i bizantska Pula, Pula 1967.
Đ. Fabjanović
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