Cernia—Porto (Cernia)
Cernia-Porto (Cernia), borgo nella costa portuosa, nei pressi di Parenzo (450 16,9' N; 13016'E); 726 st. (2001) . Collocata nella medesima baia, composta da due insenature: Laguna e Santa Marina, già abitata ai tempi dei Romani (nelle vicinanze si trova anche una gradina preistorica). In una fonte del tardo antico (L'Anonimo Ravennate) viene menzionata con il nome: insula-Cervaria.
Nella parte sud della baia sono stati ritrovati i resti (ricercatrice V.Ghirardi-Jurkić) di un grande complesso agricolo romano, con un forno in ceramica da una parte e con un oleificio dall'altra. Il forno era in funzione daI primo I secolo (la configurazione del terreno suggerisce una possibile presenza di piccole riserve di argilla), e l'oleificio era in funzione più a lungo, circa fino al II, o al III. secolo. L'abitato è composto da più vani con gli ipocausti e le piscine, fu ancora in uso nel tardo antico, con diverse modifiche, pare fino al V-VI secolo, quando il borgo fu abbandonato. Si trovano anche le tracce di culto cristiano. La produzione d'olio d'oliva (o di vino), prodotti di ceramica; (oggetti di ceramica non sono stati identificati con certezza), tutto ciò era legato con la prosperità economica in tutta la costa dell'Istria occidentale, che si spense con la diminuzione dell'intensità del commercio dell'intero Mediterraneo. Il gran complesso economico di Cervia fu edificato nel XVIII - XIX secolo sul punto più alto tra l'insenatura di Cervia e quella di San Martino. Nella baia di Cervia c'erano due edifici dedicati all'economia domestica. Uno dei due, era l'osteria. In quel posto nel 1970 fu costruito un nuovo borgo per 6500 abitanti ed era il primo esempio di una completa regolamentazione di una cittadina balneare, sulla costa orientale dell'Adriatico. Il piano urbanistico fu eseguito dall'Istituto d'Urbanistica della Croazia (l'autore J.Matijevic). Le case appartamenti sono state vendute sul mercato come seconde case /per la balneazione e per il riposo. Nel borgo fu costruito un albergo ed altri impianti turistici necessari per un adeguato sviluppo del turismo (botteghe,ristoranti) e un grande marina nell'insenatura Lunga con un'officina, attrezzata per la riparazione (di scafi, motori, installazioni e per la riparazione delle vele e delle alberature) per panfili minori e per le barche. Lo schema urbanistico del borgo e la concezione architettonica degli edifici e delle case del borgo si basano su caratteristiche regionali delle agglomerazioni urbane del litorale le quali, però si adattano alle nuove esigenze e al ritmo di vita stagionale. Durante la guerra in Croazia il borgo fu in parte usato per un temporaneo collocamento degli sfollati e degli esuli. Ora, sempre di più, il borgo si profila come cittadina con abitanti permanenti, e sparisce sempre di più il significato di località esclusivamente balneare.
BIBLIOGRAFIA: V. Jurkić-Girardi, Građevinski kontinuitet rimskih gospodarskih vila u zapadnoj Istri, Histria historica, 1981, 2; J. Matijević, Červar-Porat, Čovjek i prostor, 1982, 7–8.
R. Matijašić
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